Descrizione
Il 26 giugno 2020 il Ministero dell’Istruzione emanava le linee guida per la Didattica Digitale Integrata attraverso il Decreto n. 39. Attraverso queste linee guida il MIUR ha richiesto, già durante l’estate, l’adozione da parte delle scuole di un piano di Didattica Digitale Integrata affinché gli istituti siano pronti “qualora si rendesse necessario sospendere nuovamente le attività didattiche in presenza a causa delle condizioni epidemiologiche contingenti”.
Il 27 ottobre 2020 il MIUR ha pubblicato ulteriori indicazioni operative per lo svolgimento della DDI, dove vengono dettagliati criteri, modalità e adempimenti del personale scolastico qualora la scuola in cui viene prestato servizio adottino un approccio di didattica digitale integrata.
Che cos’è la Didattica Digitale Integrata (DDI)?
Con il termine di Didattica Digitale Integrata il Ministero si riferisce a una metodologia innovativa di insegnamento – apprendimento, da effettuare con strumenti digitali ad integrazione della didattica effettuata in orario curricolare con strumenti tradizionali. Nei due anni scolastici precedenti, a causa dell’emergenza pandemica e della necessità di consentire il diritto allo studio anche agli studenti in quarantena, essa è stata effettuata soprattutto nelle sue forme di Didattica a Distanza (alunni a casa) o Didattica complementare (alcuni studenti in presenza, altri in collegamento remoto). Con la cessazione dello stato d’emergenza è stato ribadito che l’unica forma di didattica ai fini della regolarità della frequenza è quella in presenza e quindi le funzioni di DaD e Didattica Complementare non sono più attivabili. Ciò non vuol dire che la DDI sia abolita: essa può continuare a costituire uno strumento utilissimo se non addirittura, appunto, parte “integrante” della didattica in presenza.